BANDO SULLE GREENWAY: Hanno vinto gli incapaci ma questa volta qualcuno deve pagare

Con grande rabbia vi annuncio che   ho avuto conferma che i fondi comunitari per la realizzazione delle Greenway (quasi 17 milioni di euro) sono andati perduti a causa dell'incapacità dei tecnici incaricati dalla Regione a far di conto e dei dirigenti a vigilare sull'operato dei loro sottoposti (i particolari in questo post).


Sapete quanto ho creduto e ho lavorato assieme ad Umberto Marsala  ed un gruppo di amici (solo per passione) perché questo progetto con straordinarie ricadute economiche  diventasse realtà.
Ma in termini concreti cosa abbiamo perduto?
Da uno studio dell'associazione GreenWay Onlus l'indotto (B&B, vendita/affitto, biciclette, ristoranti, vendita di prodotti locali, etc) per Km delle piste ciclabili si aggira intorno ai 40'000 euro/Km, dati del Governo Francese  portano questa cifra ad un più ottimistico 200'000 euro/Km.
Questo significa che se il progetto di Sciacca (25 Km) fosse stato realizzato, oltre ad usufruire di una infrastruttura bellissima, avremmo avuto un indotto sul territorio da 1 milione ai 5 milioni di euro l'anno.
Se l'intera Greenways Ferdinadea dell'estensione di più di 50 Km ( Da Menfi a Ribera), fosse stata finanziata,  , oltre all'incameramento di circa 12 milioni di euro di finanziamenti avremmo potuto contare su un indotto variabile dai 2 ai 10 milioni di euro.

Vi prometto che non avrò pace fino a quando i responsabili di questo sfregio al nostro territorio non pagheranno, nei modi previsti dal nostro ordinamento, per quello che hanno fatto (17 milioni di fondi comunitari persi, 17 progettazioni eseguite mandate al macero, mancato sviluppo del territorio, milioni di euro di indotto etc.)

Mi sto organizzando per valutare il da farsi, chi volesse dare una mano (ho bisogno sopratutto di avvocati associazioni di consumatori, teste pensanti etc) , invii una mail a: greenwaysicilia@gmail.com 

Commenti

  1. Le greenways sono una bella cosa, tuttavia credo che le cifre sopra da queste parti non siano realizzabili. Comunque vorrei chiederti se i tracciati previsti siano quelli della ex ferrovia poichè in questo caso ritengo più utile lottare per far ritornare il treno a Sciacca, anche con la sola funzione di mezzo turistico.

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  2. Quelle cifre che ho riportato non sono opinioni ma derivano, uno da uno studio scientifico della'Associazione Greenway fatto in collaborazione con l'università di Milano calato prorpio sulla realtà Siciliana, l'altro, quello dello Stato Francese, riporta dati reali, quindi non previsoni, sul sistema delle Greenway in Francia.
    Sono dati affidabili, frutto di ricerca, da parte di organismi Universitari o rilevazioni sul territorio.
    Se hai dati scientifici che riportano dati diversi, non avrò remore a pubblicarli.
    In assenza di questi preferisco affidarmi ad una pubblicazione scientifica, rispetto che seguire delle opinioni.

    Sul secondo punto:
    La tratta prevede la riconversione della ex linea ferroviaria.

    Certo è possibile anche uno sviluppo diverso, come ad esempio la riattivazione della linea in ferrovia in chiave turistica.
    Temo però che le opere murarie per ristabilire la staticità per carichi ferroviari delle opere d'arte (ponti, gallerie, Rilevati) i costi per restaurare e mettere in esercizio i vecchi locomotori e vagoni, i costi di gestione di una ferrovia (Caselli, Custodi, Capi stazione, Macchinisti, combustibile, etc.) siano molto elevati.
    Ad aggravare il tutto questo tipo di riconversione, che io sappia, non è coperta da finanziamenti europei quindi andrebbero fatti con mezzi propri.

    Anche in questo caso se hai dati scientifici, sui costi di realizzazione/gestione e possibili introiti di un simile infrastruttura sarò felice di pubblicarli.

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  3. Non posso che condividere quanto dici sul il fatto che un progetto del genere deve necessariamente essere supportato da dati che siano esclusivamente frutto di elaborazioni scientifiche, tuttavia, mi permetto di dire che avendo oramai superato i 50, conosco piuttosto bene la gente di qua e pe questo sono portato a dubitare molto della voglia di due ruote e dello spirito imprenditoriale di noi tutti. Non credo di poter essere smentirto se affermo che in tanti anni passati l'unico fermento imprenditoriale che ha visto questa terra è stata la sfrenata e incontenibile mania edificatoria spesso abusiva, che proprio qui si è manifestata nelle sue peggiori forme. Non di meno, ammetto che sarei veramente felice comunque di sbagliarmi. Per quanto riguarda il progetto alternativo di riportare la ferrovia, nutro i tuoi stessi dubbi, anche se mantengo comunque la speranza di rivedere, nuovamente come allora, il treno percorrere questi luoghi e chissà allora che questo sogno un giorno non possa divenire in qualche modo realtà, ma capisci bene che se si faranno le greenway... inevitabilmente tutto svanirà.

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  4. Sulla incapacità di molti siciliani di gestire anche le cose più semplici, e della volontà degli stessi, come fossero la nemesi di Re Mida, di trasformare l'oro del nostro territorio in cemento, purtroppo la nostra Sicilia, e la storia della perdita di questo finanziamento, ne è dimostrazione.

    Proprio per questo era ed è importante questo progetto, la sua realizzazione avrebbe sottratto la ex linea ferroviaria all'alienazione e vendita ai privati ed alla successiva cementificazione, più o meno abusiva, conservandone la unitarietà e dando la possibilità a quella parte significativa, ma silenziosa, della popolazione di ritagliarsi un futuro sostenibile.

    Tieni conto inoltre che il progetto prevedeva, la conservazione, sotto uno stato di misto stabilizzato e terra battuta, del vecchio armamento ferroviario (almeno per la parte superstite). Quindi la realizzazione della Greenways, non esclude a priori, se e quando ce ne fossero l'opportunità ed i fondi, del ripristino della funzionalità ferroviaria.

    Poi c'è il fatto gravissimo dei fondi comunitari stanziati e, per incapacità della Regione, probabilmente persi.

    Questa infrastruttura sarebbe infatti potuta essere realizzata a costo zero per la nostra Comunità.

    Questo scippo grida vendetta e sopratutto va chiarito, perché non possa più ripetersi per progetti analoghi.

    Dato che siamo sulla stessa lunghezza d'onda, perché non ci incontriamo, e collaboriamo assieme per "Salvare Il Paesaggio" e per assicurarci che questi scippi al territorio non abbiano più a ripetersi?

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  5. Caro Mario, oggi salvo imprevisti sarà pronta la bozza preparatoria della diffida. Hai proprio ragione, qualcuno deve pagare. Ciò che si legge nella documentazione prodotta dalle istituzioni ha dell'incredibile. Questa regione non può distinguersi per perdere finanziamenti acquisiti, il tutto per una gestione politica e tecnica di infima qualità. Chi ha sbagliato dovrà pagare, personalmente e istituzionalmente.
    Giampaolo Schillaci FIAB Sicilia

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