Diventiamo gli Sceicchi del sole e del vento. Semplice ricetta per uscire dalla crisi Italiana

L'Italia potrebbe uscire dalla sua crisi strutturale, risparmiando ben 66 miliardi di euro l'anno di bolletta elettrica con una politica di investimenti che rilancerebbe nel contempo l'intero comparto economico.

Occorre un investimento di 300 miliardi di euro, che porterebbe occupazione, sviluppo, rilancio della produzione industriale, la creazione di centinai di migliaia di posti di lavoro in gran parte strutturali.
Tale investimento, azzererebbe le importazioni di petrolio e gas che oggi ci costano 66 miliardi di euro l'anno soldi che rimarrebbero  in Italia portando ricchezza e sviluppo. Un emorragia di denaro che fa lievitare la nostra bolletta elettrica rendendola tra le più care d'europa azzoppando famiglie e imprese

Per far questo occorre avere coraggio, saper far di conto ed avere la pazienza di leggere quello che segue.

L'energia elettrica consumata dall'Italia in un anno ammonta a circa 300'000 GWh ( Fonte Terna 2013)
Di questa già oggi il ben il 31.8% viene prodotta da fonti rinnovabili quali Geotermico, Idrico ed Eolico.

La restante parte, quindi circa 200'000 GWh viene prodotta da fonti fossi ( petrolio e gas), che in massima parte non produciamo e che quindi dobbiamo importare per un costo di ben 66 Miliardi di euro l'anno.

Che investimento occorrerebbe fare per produrre tutta questa quota di energia, con fonti rinnovabili come eolico e fotovoltaico?

Basta fare dei rapidi calcoli, che vi risparmio (per chi si volesse cimentare  ho ipotizzato una produttività per l'eolico di 2250 MWh/MWinstallato e per il Fotovoltaico di 1500 MWh/Mw installato, ed un costo di impianto di 1 Milione di euro/MW per l'eolico e di 1,5 Milioni di euro/MW) per arrivare al sorprendente risultato che basterebbe un investimento di 90 Miliardi di euro in Eolico o 200 Miliardi di euro in fotovoltaico per produrre tutta l'energia di cui l'italia ha bisogno da fonti rinnovabili.

Purtroppo per come è organizzata la nostra rete elettrica e per quanto ho già scritto più volte su questo blog, c'è un limite fisico oltre il quale non è possibile inserire fonti rinnovabili intermittenti FRI (Eolico e fotovoltaico), nella rete elettrica, pena il rischio di disastrosi black out, questo limite è di circa il 25/30 % rispetto alla produzione.
Il limite è dovuto alla necessità fisica di inserire nella rete elettrica la stessa quantità di energia elettrica che viene consumata. Essendo la produzione di energia  dal sole e dal vento dipendenti da variabili difficilmente prevedibili e non regolabili, è necessario limitarne la potenza in rete.

E' però possibile superare questo limite, attraverso delle forme di accumulo dell'energia elettrica e realizzando reti di distribuzione elettrica più efficienti ed interconnesse.

Basterebbe l'installazione di una quantità notevolissima di batterie elettriche per risolvere il problema e poter produrre tutta l'energia dell'Italia con eolico e fotovoltaico.
Purtroppo però la tecnologia delle batterie oggi non è ancora matura per poter permettere di far fronte ai fabbisogni di un intera Nazione.

E' però possibile risolvere il problema in maniera diversa, innovativa e senza rischi.
La risposta al problema d'accumulo è l'acqua,
In Italia abbiamo un incredibile fortuna, abbiamo una delle migliori e vaste reti di dighe e centrali per la produzione di energia idroelettrica nel mondo. Queste centrali, con degli investimenti limitati, possono servire da polmone del sistema elettrico nazionale.
Basta infatti, ed in alcuni casi sono già costruiti ed operativi, creare dei piccoli bacini a valle e delle pompe di sollevamento, per avere una forma straordinaria di batteria "naturale".
E sufficiente infatti usare l'energia in eccesso prodotta dal vento e dal sole per pompare l'acqua ai bacini superiori, ed utilizzare questa grande energia accumulata quando serve, facendo cadere l'acqua a valle trasformandola in energia elettrica con le centrali idroelettriche già esistenti.
In molti casi è inoltre possibile, creare dei  bacini di accumulo nelle vicinanze degli impianti esistenti o da costruire.

Per creare un tale sistema, per la nazione italiana, capace di permetterci di produrre tutta l'energia che ci serve dal sole e dal vento, occorre fare un investimento cospicuo ma tutto sommato ragionevole che stimo in circa 100 Miliardi di euro.

Tirando le somme, investendo dai 200 ai 300 miliardi di euro ( 100/200 per gli impianti eolici e fotovoltaici e 100 per gli impianti di accumulo idroelettrici), potremmo risparmiare 66 miliradi di euro di importazioni di petrolio e gas, con un ritorno dell'investimento di appena 5 anni.

La scossa all'economia con un investimento così cospicuo sarebbe enorme, lavorerebbero direttamente ed indirettamente centinai di migliaia di italiani, con investimenti in ricerca e sviluppo, la creazione di industrie per la produzione di Pannelli fotovoltaici e turbine eoliche che avrebbero ricadute nelle economia notevolissime e stabili nel tempo

Ci ritroveremmo inoltre ad avere risolto strutturalmente i problemi economici italiani, ritrovandoci ben 66 miliardi di euro in meno da fare uscire dalle nostre tasche  che prendono annualmente il largo verso i paesi produttori ( Russia, Libia, Algeria, etc.).

Infine la nostra politica estera ne risulterebbe incredibilmente rafforzata, non dovendo più essere costretti a genufletterci a ai Vari Putin e Gheddafi di turno.

Che aspettiamo?


Commenti

  1. Meraviglioso si potrebbe comunque iniziare subito da scuole,uffici,ospedali,fabbriche ecc.da tutto ciò che opera soprattutto di giorno

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  2. Salve,
    non sono sicuro che il messaggio precedente sia andato a buon fine.
    Le chiedevo come si risolverebbe il prblema dello smaltimento dei fotovoltaici tra vent'anni.
    Sa dirmi qualcosa?
    Ancora complimenti per il suo articolo

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  3. Il problema lo smaltimento e riciclo dei pannelli fotovoltaici era un problema aperto, fino a pochi anni fa.
    Dal 2012 per accedere agli incentivi è fatto obbligo per i produttori aderire ad un consorzio per il riciclo degli stessi.
    Quindi l'intera vita del pannello fotovoltaico è seguito dalla sua nascita fino allo smaltimento.
    E da un pannello esausto possono essere ricavati elementi più o meno preziosi e rari riutilizzabili nell'industria elettronica.

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  4. Salve,
    Le rinnovabili saranno la salvezza dell'Italia e non solo.
    I dati però devono essere controllati e riportati correttamente.
    Fonte terna: 300GWh nel 2013. Non 300TWh.
    L'articolo è comunque interesante.

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  5. Grazie per la segnalazione, Avevo scritto 300'000 TWh, dovevo scrivere 300'000 GWh. correggo il refuso.

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  6. Del resto sembra che da studi effettuati sembra che cambiando solamente il vetro a dei moduli fotovoltaici in funzione da 30 anni abbiano prodotto con la stessa efficienza originaria. Pertanto la vita delle celle fotovoltaiche sembra essere straordinariamente lunga e una volta dismessi i moduli da un impianto le celle potrebbero essere rigenerate per dei nuovi moduli. Credo che il progetto proposto e' sicuramente molto ambizioso ma darebbe sicuramente grandi risultati. Direi un "uovo di Colombo"...ma i grandi che governano il mondo hanno altri interessi, non certo il bene comune!

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  7. dove trovo kit economici?, e delle batterie abbastanza longeve?

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  8. Buongiorno,
    sui kit economici non posso darti risposta perché non tratto offerte commerciali,
    Sulla longevità delle batterie, se mi puoi fornire qualche dettaglio tecnico sul tipo e dimensione di impianto a cui sei interessato, posso suggerirti quale tecnologia ritengo la più idonea per le tue esigenze. Per quanto riguarda la marca/ fornitore, valo quanto scritto sopra.
    .

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