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Visualizzazione dei post da 2013

NUOVI FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020 COMINCIAMO COL PIEDE SBAGLIATO

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Sono appena tornato da un viaggio a Bruxell per un seminario di alta formazione sulla nuova programmazione 2014-2020 dei nuovi fondi strutturali Europei. E' un occasione unica per riuscire a rilanciare la nostra Regione, infatti questi fondi ci permetterebbero di fare quegli investimenti strutturali per riuscire a  far ripartire la nostra economia siciliana. Strade, ferrovie, mobilità urbana, agricoltura, nuove fonti energetiche potrebbero essere finanziate. Teniamo conto pure che quella dei Fondi 2014-2020 è l'ultima treno per Bruxell, infatti la nostra Regione a causa dell'allargamento ad Est dell'Unione Europea, uscirà dalle Regioni a convergenza nel prossimo periodo di programmazione. Quello che ho scoperto purtroppo non mi è piaciuto. Faccio una breve sintesi: 1) La Regione Siciliana è inadempiente. Infatti avrebbe dovuto presentare la nuova programmazione per il 2014/2020 ad inizio 2013. Invece ancora non ha presentato nulla. I primi bandi di

IL FAR WEST DELL'EOLICO E DEL FOTOVOLTAICO. SCEMPI PAESAGGISTICI PER NULLA

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Da link Sicilia apprendo che è stato "sbloccato l'iter per 188 progetti per l'eolico ed il fotovoltaico"  Articolo Il decreto è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il 30 Agosto 2013, in questo link il testo completo del decreto, con la lista dei progetti. Saltano subito all'occhio alcune anomalie, la prima e la più incredibile è contenuta nell'articolo 2:  " Le conferenze dei servizi dovranno determinare in via  definitiva il rilascio ovvero il diniego dell’autorizzazione  unica senza ulteriori aggiornamenti ed in base allo stato  della documentazione esibita e dei pareri confluiti alla  data stabilita per la conferenza, che dovrà essere inderogabilmente espletata per la stessa data". Questo significa che in conferenza di servizio,  anche se dovessero nascere dubbi di ogni sorta sulla bontà del progetto o sulla compatibilità ambientale, od ancora  se qualche ufficio ad esempio la Soprintend

STOPPA LA PIATTAFORMA: Il decreto Zanonato, sul riordino delle aree marine, è una presa in giro?

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Cominciano a chiarirsi gli ambiti di applicazione del Decreto Zanonato sul "dimezzamento" delle aree marine che possono essere rilasciate in concessione. A tal proposito riporto integralmente un comunicato stampa di Greenpeace, che condivido appieno, mi permetto di mettere in grassetto i passaggi più significativi : GREENPEACE SU DECRETO TRIVELLE ZANONATO: APPLICAZIONE DI UNA LEGGE NEFASTA ROMA, 05.09.13 - "Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, sbandierando urbi et orbi un decreto "contro le trivelle" non fa altro che applicare il nefasto Art. 35 della Legge 83/2012 che ha riportato le piattaforme petrolifere sotto le spiagge degli italiani" - così Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia commenta la firma del decreto di riordino delle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi annunciata ieri dal Ministro. Non solo, con questo decreto il Governo amplia le aree coinvolte dalle e

STOPPA LA PIATTAFORMA: RIPRISTINATO PER DECRETO IL LIMITE DELLE 12 MIGLIA?

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E' apparsa ieri la notizia sul sito del  Ministero dello Sviluppo Economic o, del    " riordino delle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi " tramite decreto a firma del Ministro Zanonato. "Il decreto determina un  quasi dimezzamento delle aree complessivamente aperte alle attività offshore, che passano da 255 a 139 mila chilometri quadrati, spostando le nuove attività verso aree lontane dalle coste  e comunque già interessate da ricerche di Paesi confinanti, nel rispetto dei vincoli ambientali e di sicurezza italiani ed europei. In particolare, il  decreto determina la chiusura a nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette , con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi."  La nuova perimetrazione delle aree per ricerca e coltivazione di idrocarburi Non è chiaro se il decreto si appli

BANDO SULLE GREENWAY: Hanno vinto gli incapaci ma questa volta qualcuno deve pagare

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Con grande rabbia vi annuncio che   ho avuto conferma che i fondi comunitari per la realizzazione delle Greenway (quasi 17 milioni di euro) sono andati perduti a causa dell'incapacità dei tecnici incaricati dalla Regione a far di conto e dei dirigenti a vigilare sull'operato dei loro sottoposti (i particolari in questo post ). Sapete quanto ho creduto e ho lavorato assieme ad Umberto Marsala  ed un gruppo di amici (solo per passione) perché questo progetto con straordinarie ricadute economiche  diventasse realtà. Ma in termini concreti cosa abbiamo perduto? Da uno studio dell'associazione GreenWay Onlus l'indotto (B&B, vendita/affitto, biciclette, ristoranti, vendita di prodotti locali, etc) per Km delle piste ciclabili si aggira intorno ai 40'000 euro/Km, dati del Governo Francese  portano questa cifra ad un più ottimistico 200'000 euro/Km. Questo significa che se il progetto di Sciacca (25 Km) fosse stato realizzato, oltre ad usufruire di una i

COMITATO STOPPA LA PIATTAFORMA : AIUTO! ALTRI TRE PERMESSI DI RICERCA NEI NOSTRI MARI

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Sul fronte trivellazioni, noi Siciliani, e non solo, stiamo vivendo un estate rovente. Complice il decreto Passera che ha di fatto eliminato per le domande antecedenti il 2010 il limite delle 12 miglia, uno sciame di società petrolifere si sono avventate nei nostri mari.   Lo scopo è chiaro. Le società petrolifere vogliono farsi autorizzare i progetti, prima che il limite delle 12 miglia sia ripristinato.   Ed in questo la politica gli sta dando una mano, infatti i disegni di legge presentati per ricostituire quella protezione di 12 miglia alle nostre coste,istituita col decreto Prestigiacomo,  sono ben lontani dall'essere approvati. Sono già quattro le richieste di ricerca e trivellazione che abbiamo dovuto esaminare nelle settimane scorse. Ed altre tre sono in Scadenza in questi giorni: Mappa con le richieste d33 GR AG e d28 GR AG 1)  Istanza d 33 G.R. AG  Società pronente ENI, scadenza per l'invio delle osservazioni  il 6 Luglio 2013, in questo link tro

COMITATO STOPPA LA PIATTAFORMA: L'ENI VUOLE TRIVELLARE DI FRONTE CAPO BIANCO. COMITATO STOPPA LA PIATTAFORMA, L'ALTRASCIACCA, ITALIA NOSTRA, LEGA NAVALE GREENPEACE, REGIONE SICILIANA, PESCATORI SI OPPONGONO

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 La Mappa del Permesso di Ricerca, si noti la vicinanza con Capo Bianco e la posizione del pozzo petrolifero Continua la lotta contro le trivelle nel Canale di Sicilia, l’ecosistema più ricco di diversità biologica del Mediterraneo. L’Eni vuole trivellare al largo della costa tra Agrigento e Licata, presentando una valutazione dei rischi incompleta e superficiale. Ieri il Comitato Stoppa la Piattaforma, l'Altrasciacca, Italia nostra, Lega navale Greenpeace, Regione Siciliana, Associazioni di pescatori, l’Assessorato all’Ambiente della Regione Siciliana hanno presentato osservazioni puntuali contrarie al progetto di un pozzo esplorativo, VELA 1, presso la Commissione di valutazione di impatto ambientale (VIA) del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, incaricata di autorizzare le operazioni. L'impianto di trivellazione L’Eni propone di trivellare un fondale a oltre 700 metri di profondità, 30 chilometri circa al largo delle coste agrigentine, senza nem

SCALA MOBILE STAZIONE CENTRALE DI SCIACCA/CENTRO STORICO: UNA PRECISAZIONE

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In merito ai servizi giornalistici che si sono susseguiti in questi giorni relativi alle singolari esternazioni dell'Assessore Bivona sulla volontà dell'Amministrazione comunale di rinunciare al finanziamento della scala mobile, senza entrare, per il momenro, nel merito della questione, mi preme segnalare che: le immagini mandate in onda dalle emittenti televisive ed usate per i servizi giornalisti sul Web e sulla carta stampata sono relativi ad un mio progetto elaborato in collaborazione con l'Associazione L'AltraSciacca, che faceva parte di un più ampio Piano Strategico per lo Sviluppo Turistico della Città di Sciacca ( Gruppo Facebook del Piano Integrato ), insieme di progetti ed idee (parcheggi, piste ciclabili, servizi al cittadino, etc.) che  nulla hanno a che vedere con il progetto elaborato e presentato dalla giunta Bono . L'uso di queste immagini è consentito a patto che se ne citi la fonte

FAMA DI LORO IL MONDO ESSER NON LASSA

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Ieri con l'approvazione della Variante che permetterà la costruzione del più grande centro commerciale della Sicilia Occidentale a Sciacca, si è di fatto decretatauna scelta urbanistica importante che favorirà le grandi accentrazioni commerciali a scapito dei piccoli esercizi di vicinato. Probabilmente la nostra città nel giro di pochi anni somiglierà ai sobborghi di Catania e Palermo. Si desertificato i centri storici delle grandi città, figuriamoci quello che succederà a Sciacca. E' prevalsa la mentalità di chi pensa che lo sviluppo della nostra città passi attraverso megacentri commerciali, varianti e consumo di nuovo territorio e non attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, degli esercizi di vicinato e degli artigiani ed uno sviluppo urbanistico regolato. Ne prendo atto e spero francamente che Sciacca riesca a sopravvivere anche a questo. Devo dare atto però ai consiglieri comunali che di questa operazione si sono assunti la responsabilità mett

STOPPA LA PIATTAFORMA: GRANDE SUCCESSO DELLA CAMPAGNA CONTRO I PERMESSI DI RICERCA NEI MARI TRA SCIACCA ED AGRIGENTO

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  Esprimiamo grande soddisfazione per i risultati della campagna che abbiamo lanciato assieme a Greenpeace, L'AltraSciacca, ItaliaNostra, LegaNavale, CGIL, Cittadinanza Attiva, Legacoop Pesca Sicilia, AGCI Agrital Sicilia, contro i permessi di ricerca d29-d30-d347 che incombono di fronte Menfi, Sciacca, ed Agrigento. Un estenuante lavoro di gruppo ha permesso la redazione di 13 pagine di nuove osservazioni che si vanno ad aggiungere alle 27 che avevamo già presentato a suo tempo per gli stessi permessi di ricerca (Qui potete leggere unaversione integrale delle due opposizioni, che abbiamo redatto per facilitare la partecipazione delle Pubbliche Amministrazioni Opposizoni Complete ). Come al solito abbiamo rilevato gravi errori ed omissioni degli studi presentati al Ministero dell'Ambiente (pubblicizzazione su giornali quasi inesistenti, registrazione sotto falso nome di un permesso di ricerca, documenti non firmati, riferimenti a dati mareometrici pugliesi etc.).

STOPPA LA PIATTAFORMA : BASTA CHIACCHIERE! NON VUOI LE PIATTAFORME DAVANTI CASA? RIBELLATI!

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Il nostro mare è minacciato. Tre permessi di ricerca il d29, il d30 e il d347, incombono di fronte le nostre coste. Sui permessi  d29 e d30, avevamo già fatto le nostre opposizioni, ma grazie al decreto voluto dal Ministro Passera, questi permessi sono stati estesi e adesso si trovano molto più vicini alle nostre coste. Il permesso d347, invece, aveva, nel silenzio più assoluto, ottenuto il via libera da parte del Ministero dell'Ambiente, e potrebbe diventare operativo a breve. I permessi sono zeppi di irregolarità di carattere Amministrativo e  le conseguenze ambientali sulla nostra economia basata sulla pesca e sul turismo sarebbero catastrofiche. Possiamo però ribellarci. Il 23 Aprile scade il periodo in cui ogni cittadino ed istituzione interessata possono presentare le proprie opposizioni. Il nostro Comitato assieme a Greenpeace,  ha elaborato delle osservazioni da presentare ai Minsiteri competenti e con l'aiuto del presidente della Commisione

COMITATO STOPPA LA PIATTAFORMA: FINALMENTE UN IMPEGNO PRECISO DEL PRESIDENTE CROCETTA CONTRO LE TRIVELAZIONI

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Grande Soddisfazione  per l'incontro convocato, il 9 Aprile presso la sala Rossa dell'ARS, da Giampiero Trizzino, nel corso di una audizione alla IV Commissione Ambiente dell’Assemblea Regionale Siciliana sul tema delle trivellazioni petrolifere. Una rappresentanza del Comitato Stoppa La Piattaforma, formata da Mario Di Giovanna ed Umberto Marsala , assieme a Greenpeace, ha denunciato le incredibili “sviste” che hanno segnato finora i procedimenti di concessione della VIA (Valutazione di impatto ambientale) nel Canale di Sicilia, chiedendo un deciso intervento delle istituzioni.                                  Il presidente Rosario Crocetta e l’Assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello , presenti in audizione, hanno garantito un immediato deciso sostegno della Regione Siciliana in questa battaglia contro le perforazioni off-shore e per la tutela del mare del Canale di Sicilia, sia in sede amministrativa che politica, hanno inoltre accettato il nostro piano di interve

IL SACCO DELLA SICILIA - RADDOPPIATE LE AREE TRIVELLABILI IN SICILIA - Grazie Passera

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Il Ministro Passera,  ministro di un governo dimissionario da 6 giorni, con decreto del il 27 Dicembre, raddoppia le aree in cui è possibile andare a trivellare in Sicilia. Ecco la mappa della vergogna, in rosso le nuove zone autorizzabili. Mi chiedo, come diavolo può un governo che dovrebbe occuparsi solo di affari correnti, con semplice decreto, tra Natale e Capodanno, cambiare il destino di una regione con 5 milioni di abitanti?   Per chi volesse consultare il decreto in originale, lo trovate a pag 25 del BUIG .        

Trivellazioni tra Sciacca ed Agrigento: Il Comitato Stoppa La Piattaforma scrive a Crocetta

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Il Comitato Stoppa La Piattaforma di concerto con le associazioni che lo costituiscono (GreenPeace, Italia Nostra, L'AltraSciacca, Lega Navale, etc.) e delle associazioni Agci Agrital Sicilia,  Lega Coopp Pesca Sicilia, Associazione Apnea Pantelleria, il giorno 11 Marzo,  ha inviato una lettera al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, chiedendo di prendere posizione contro il rilascio e la riperimetrazione dei permessi di ricerca d29 e d347 di fronte la costa che va da Sciacca ad Agrigento, riattivati o riperimetrati in forza del decreto CrescItalia voluto dal Ministro Passera e votato con larga maggioranza dal parlamento Italiano. Ecco il testo della Lettera: Roma, 11 marzo 2013 Alla cortese attenzione I ll.mo Presidente Rosario Crocetta Oggetto: Richiesta urgente di intervento contro l’imminente avvio di prospezioni petrolifere nel Canale di Sicilia – litorale agrigentino. Lo scorso 27 febbraio 2013, è giunta al protocollo

LE TRIVELLE ARRIVANO A SCIACCA E AGRIGENTO

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Una notizia che non avremmo mai voluto che arrivasse, ma che purtroppo ci aspettavamo, irrompe nella mattinata di oggi. Grazie al decreto voluto da Passera, e votato con ampia maggioranza dal nostro parlamento e dai nostri deputati locali, due fra tutti Marinello (PDL) e CAPODICASA (PD), sono stati riattivati due permessi di Ricerca di Idroicarburi, che erano stati annullati o ridimensionati dal decreto Prestigiacomo che poneva un, irrisorio, limite di 12 miglia ai desideri di "buchi" dei Texani all'italiana. Ecco la mappa dello scempio (distanza minima dalla costa circa 2 miglia): I due permessi di ricerca, il d29 GR-NP e il d347 CR-NP, arrivano a poche miglia dalle coste siciliane e saccensi, coinvolgendo un tratto del canale di Sicilia rinomato per le straordinarie peculiarità ambientali, lo sviluppo turistico, le emergenze archeologiche, le zone di pesca e riproduzione di specie ittiche di straordinaria importanza commerciale. Tutto ciò che era sopra l